Luca Ranieri è considerato uno tra i più importanti violisti italiani, nato a Brescia , si è diplomato con il massimo dei voti al Conservatorio "Giuseppe Verdi" di Milano con Emilio Poggioni. Svolge un'intensa attività solistica, è prima viola delll'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, dal 1993 al 1999, scelto da Riccardo Muti, ha fatto parte dell' Orchestra del Teatro Alla Scala, ha collaborato con Yuri Bashmet e I Solisti di Mosca, nella musica da camera suona frequentemente con Mario Brunello, con il pianista Andrea Dindo e con le prime parti dei Berliner Philharmoniker. Nel 2002 viene invitato personalmente dal Maestro Riccardo Muti per partecipare al concerto tenuto a New York nella sala della Filarmonica, con l'Orchestra dei "Musicians of United Europe", formata dalle prime parti delle più importanti orchestre sinfoniche europee. Nell'Ottobre 2010 è stato invitato in Nuova Zelanda per una tournee, che ha toccato le principali sale da concerto di tutta Europa, con la New Zealand Symphony Orchestra. Docente di Master Class estivi, tiene i corsi annuali di alto perfezionamento a Desenzano del Garda presso la Scuola di Musica del Garda. Il compositore bresciano Giancarlo Facchinetti, gli ha dedicato una composizione per viola sola, eseguita, in prima assoluta, in diretta per Radio Rai 3, ed inoltre, un concerto per viola e orchestra d'archi. E' stato un grande piacere conversare con Luca, ho avuto infatti la fortuna di conoscere uno splendido professionista e l'opportunità di parlare di uno strumento che amo particolarmente per il fascino che trasmette.
 
Genzini: Luca, sei considerato uno dei violisti italiani più importanti, in che modo ti sei avvicinato alla musica ed in particolare alla viola?
 
Ranieri: mi sono avvicinato alla musica per emulazione, mi spiego meglio: avevo due fratelli musicisti (...dico avevo perchè purtroppo Mauro, violinista, allievo di Paolo Borciani, e' morto in un incidente stradale nel '95 alla sola età di 33 anni) uno violinista e l'altro violoncellista, tuttora insegnante in conservatorio, per esclusione mi è stato proposto di studiare la viola.. me ne sono innamorato subito soprattutto del meraviglioso timbro e così all'età di 9 anni ho iniziato seriamente.
 
Genzini: A che progetti stai lavorando?
 
Ranieri: ....beh, mi piace sempre rinnovarmi con idee nuove, per esempio, organizzo ogni anno in Provincia di Brescia un importante concerto dove (quest'anno a Dicembre sarà la 25a edizione) ha visto la presenza dei nomi più prestigiosi: Accardo, Ughi ,Maischy ,Muti, Morricone e tanti altri. In musica da camera collaboro spesso con musicisti di varie formazioni e provenienze.
 
Genzini: Che caratteristiche deve avere per te la viola "ideale"?
 
Ranieri: La "mia" viola ideale deve essere una parte di me, un prolungamento del mio corpo, per poter trasmettergli le mie emozioni e lei le sue vibrazioni. Insomma ci deve essere calore di suono e timbro. Per raggiungere il suono migliore bisogna comunque arrivarci con lo studio!.....l'arco le corde sono importanti, ma e' il musicista a fare lo strumento. Ho lavorato molto negli anni per raggiungere un suono il più caldo e morbido possibile, ma allo stesso tempo presente e credimi devo ancora studiare per raggiungere quello che intendo del suono di Viola. Sto suonando con uno strumento modello Gasparo da Salo' realizzato dal noto liutaio di Brescia Filippo Fasser di 44 cm con un ottimo arco di Giovanni Lucchi, utilizzo corde in acciaio puro.Per il mio strumento monto delle corde PRIM medie.
 
Genzini: Quali saranno i tuoi prossimi impegni?
 
Ranieri: sono appena rientrato dalla Germania dove ho eseguito nella meravigliosa sala Kurhaus di Weisbaden, l' Harold en Italie, Lunedì 29 a Brescia suonerò in musica da Camera con Nordio e Sollima, a Dicembre la Concertante di Mozart diretta da Umberto B.Michelangeli con Ermir Abeshi violinista premiato al prestigioso concorso Regina Elisabetta di Bruxelles Poi in Febbraio avrò un grande appuntamento all'estero ancora in via di definizione che renderó pubblico in questi giorni.