Il percorso iniziato dodici mesi orsono ci ha portato con grande piacere ad effettuare la prima prova acustica ad un violino. Per l'atteso appuntamento il Maestro Wim Janssen ha suonato uno strumento realizzato dal liutaio cremonese Maurizio Tadioli. Il musicista olandese durante la sua pluriennale carriera oltre alla viola ha suonato con regolarità anche il violino, in due occasioni ha avuto l'opportunità di "familiarizzare" con gli strumenti di Antonio Stradivari, ha infatti suonato "Il Sunrise" e "Il Cremonese", in considerazione di ciò è senza dubbio la persona giusta per valutare in modo dettagliato lo strumento di Tadioli. Maurizio è nato a Cremona il 16 settembre 1967. Ha iniziato la sua attività sin da bambino grazie all'insegnamento del nonno Carlo Pizzamiglio, liutaio autodidatta. Nel 1984 ha ricevuto una borsa di studio offerta dalla Fondazione Stauffer per la costruzione di un Violino Barocco. Nello stesso anno ha vinto una medaglia d'oro al Concorso Giovani Liutai di Bagnacavallo (RA). Ha frequentato la Scuola Internazionale di Liuteria di Cremona diplomandosi con la migliore votazione nel 1985. Nel 1992 ha ricevuto una medaglia d'argento per una Viola e una di bronzo per un Violino al Concorso di Liuteria di Bagnacavallo. Nel 1995 Maurizio Tadioli, partecipando con un violino, si è classificato terzo (medaglia di bronzo) al V Concorso di Liuteria di Baveno aggiudicandosi anche i premi speciali Provincia di Cremona e Premio Lebet per il lavoro con più spiccata personalità. Nel 1997 ha partecipato al Concorso di Baveno vincendo il PREMIO SPECIALE "CONTI BRANCA" per il miglior lavoro con una Viola. Nel Novembre 2004 ha ricevuto un Certificato di Merito per il suono alla VSA Competition tenutasi a Portland (OR) -USA- con un Quartetto. Un suo violino è stato scelto dal 1° violino dell'Orchestra da Camera del Kremlino nell'ambito del Cremona-Kremlin Project. Nel Settembre del 2004 ha frequentato a Parma una Masterclass su "Strumenti a copia e Antichizzazione" tenuta dal M° Samuel Zygmuntowicz, uno dei più autorevoli liutai esperti del settore. Segue soprattutto i modelli classici della scuola cremonese, ma ha anche particolare interesse verso modelli di altre scuole come quella Emiliana, Torinese e Milanese. E' stato per alcuni anni docente di laboratorio e verniciatura presso la Scuola Internazionale di Liuteria di Cremona ed è membro dell'ALI, ALI Professionisti, del Consorzio Liutai e VSA. Il suo laboratorio è situato in Cortetano, un piccolo paese vicino a Cremona, punto di incontro di musicisti e liutai. Per l'appuntamento Wim Janssen ha suonato la copia del “Marquis de Riviere” . Lo strumento originale è stato costruito nel 1718 da Antonio Stradivari e fa quindi parte degli strumenti del “periodo d’oro” del Grande Maestro. Lo strumento ha la tavola in due pezzi a venatura fine e regolare. Il fondo è in un pezzo unico, di taglio semi-radiale che conferisce alle marezzature figure di rara bellezza. La testa, sostituita nel tempo all’originale, è un bell’esempio di lavoro della famiglia Amati, probabilmente di Nicolò. Grazie al proprietario del violino, Maurizio Tadioli e' riuscito ad avere un’ ottima documentazione fotografica corredata da rilievi e misure dello strumento e così il “Marquis de Riviere” è diventato il modello Stradivari (basato sulla Forma “PG”) che predilige riprodurre per la sua eleganza e armonia delle forme che altrettanto si rispecchia nel suono. Abbiamo effettuato la registrazione del violino nella sala della musica del Maestro Janssen durante una bella domenica pomeriggio, Wim ha suonato senza provare alcun brano, e' stato tutto molto istintivo e dinamico. Dopo aver effettuato varie scale ed arpeggi ha iniziato a suonare il primo tempo della seconda partita di Bach ( L'Allemanda ) utilizzando un buon arco tedesco. Il violino si è dimostrato da subito molto interessante, con un equilibrio tra le corde decisamente buono, facile da usare, con una potenza e una dinamica di altissimo livello. Due elementi molto positivi che Janssen ha sottolineato sono stati la qualità del timbro giudicato caldo ma aperto e la versatlità dimostrata nei vari passaggi musicali. Lo strumento è particolarmente riuscito, ha pochi mesi ed un suono già completo che potrà arricchirsi ancora di più nel corso degli anni.