GENZINI: In che modo ti sei avvicinata alla musica ed in particolare al violino?

JANNONI SEBASTIANINI: Al mondo musicale mi sono avvicinata sin da piccolissima. I miei genitori, appassionati di musica classica e organizzatori di concerti, mi hanno sempre trasmesso una grande sensibilità e umiltà nei confronti della musica. Il destino ha voluto però che fino all’età di 10 anni io non avessi la benché minima intenzione di intraprendere lo studio di qualsiasi strumento, e i miei genitori mi hanno sempre tranquillamente lasciato giocare e vivere la vita da bambina con la testa tra le nuvole, quale io ero. Verso gli 11 anni qualcosa è cambiato: iniziai a chiedere io di poter studiare seriamente violino (proprio il violino perché questo strumento era stato presentato nella mia scuola e ne ero rimasta molto colpita).

GENZINI: Quali sono stati i momenti salienti della tua crescita artistica e musicale?
 
JANNONI SEBASTIANINI: Sicuramente la mia prima insegnante, Simona De Rossi, ha avuto molta influenza su di me trasmettendomi la volontà e la determinazione che ancora oggi non mi abbandonano mai. In seguito l’ingresso nel Conservatorio “Santa Cecilia” e il Maestro Marco Domini con il quale sto per conseguire il Diploma. Importante l’incontro con il Maestro Marco Fiorini, che mi ha seguito intensamente per quasi 3 anni e infine il Maestro Oleksandr Semchuk del quale seguo in modo entusiasta le masterclass all’Accademia di Imola. Voglio ricordare anche Dora Swarzberg e Massimo Quarta, violinisti di calibro internazionale che ho avuto l’opportunità di conoscere e dai quali ho appreso moltissimo. 
 
GENZINI: Sta vivendo un periodo molto intenso, alternando lo studio alla partecipazione a vari concorsi, che esperienze hai vissuto in questi mesi?

JANNONI SEBASTIANINI: Conciliare lo studio della scuola con l’attività musicale è da sempre il compito più difficile per tutti i musicisti giovanissimi. Nonostante questo mi sono imposta di non tralasciare mai nessuno dei due, chiaramente focalizzandomi sempre sul violino. Per quanto riguarda i concorsi, non sempre e non per tutti possono trasformarsi in bei ricordi. Io ho la fortuna di pretendere sempre il massimo da me stessa e ciò a prescindere dai risultati ottenuti. Questo mi permette da un lato di accettare serenamente anche un risultato non entusiasmante e dall’altro di avere la forza di tornare a lavorare a testa bassa, con l’umiltà e la voglia di migliorare me stessa, anche dopo le vittorie. Quest’anno devo dire che tutti e sei i concorsi ai quali ho partecipato si sono rivelati delle vere e proprie esperienze, utili per la mia crescita musicale. 
 
GENZINI: Quali caratteristiche deve avere per te il suono del violino ideale?
 
JANNONI SEBASTIANINI: Io personalmente sono sempre a favore della versatilità. La musica è piena di mille sfumature, attimi e sensazioni differenti. Il suono del mio violino ideale è sicuramente quello che punti dritto all’anima,..all’occorrenza caldo e a fuoco oppure leggero ed evocatore... 
 
GENZINI: Quali saranno i tuoi prossimi impegni?
 
JANNONI SEBASTIANINI: Dopo la maturità scolastica i miei programmi prevedono una ulteriore intensificazione dello studio in vista del diploma che sosterrò nel settembre prossimo nonché per la preparazione dei vari concerti premio, in forma di recital solistici, che mi sono stati assegnati grazie alle vittorie conseguite nei concorsi di quest’anno e dell’anno scorso. Dall’anno prossimo il mio sogno è anche quello di iniziare seriamente una attività di musica da camera, affiancandola all’attività concertistica e al percorso di studio che per un musicista non finisce mai!