Mi sono avvicinato alla musica all'età di 5 anni cominciando a studiare il pianoforte. A 9 anni seguendo i consigli dei miei genitori decisi di passare al violoncello. Col senno di poi posso dire che è stata una scelta felice considerando la straordinaria versatilità che offre lo strumento. Con il violoncello si può suonare nella chiave di basso, tenore, violino e con una tale estensione interpretare i più svariati repertori musicali. Mi iscrissi alla Civica Scuola di Musica di Cremona, allora situata in piazza Lodi, e successivamente proseguii gli studi al conservatorio di Brescia. Ho avuto diversi insegnanti, ma vorrei citare soprattutto i maestri Paolo Perucchetti, con il quale mi sono diplomato nel 1992, Amedeo Baldovino per i suoi preziosi consigli e, con grande piacere, Marco Perini per le sue lunghe lezioni sulla tecnica e la qualità del suono da ottenere con lo strumento. Inoltre è stata significativa per la mia crescita musicale l’esperienza con il Trio Tchaikovsky. I miei genitori sono stati molto importanti per la mia formazione perché, oltre ad aver influenzato positivamente la mia scelta iniziale, mi hanno dato l'opportunità di suonare fin da piccolo con un ottimo strumento di liuteria contemporanea realizzato dal Maestro cremonese Vincenzo Bissolotti. Ricordo che i primi tempi faticavo a suonarlo poichè non ero ancora abbastanza grande per il 4/4. Non me ne priverei mai, non solo ha un innegabile valore liutario e acustico, ma è diventato ormai come un fratello... ore e anni passati insieme, luoghi ed emozioni condivisi. Nel corso degli anni ho avuto la fortuna di tenere concerti in tutto il mondo suonando in diverse formazioni da camera e sinfoniche come La Camerata di Cremona, l’Orchestra da Camera di Mantova, l’Orchestra dell’Arena di Verona, l’Orchestra A. Toscanini di Parma, l’Accademia i filarmonici, l’Orchestra Sinfonica di Brescia, l’Orchestra Giovanile Europea per citarne alcune. Contemporaneamente svolgo l’attività d’insegnante in diverse accademie, scuole civiche della regione e al Liceo Musicale di Cremona. Con gli amici e colleghi Fausto Solci, Gabriele Miglioli e Francesco Saccò, abbiamo creato una formazione, il Cremona “Cello Quartett”, con la quale eseguiamo composizioni, originali e trascritte, che vanno dai madrigali di Gabrieli alle canzoni di Jimi Hendrix. Da alcuni anni sono il responsabile della manutenzione del violoncello A. Stradivari del 1700 "Cristiani - Stauffer", compito a cui tengo particolarmente perchè mi permette di rapportarmi con uno degli strumenti più importanti della storia liutaria e musicale. Quando è il momento di suonarlo mi avvicino sempre con profondo rispetto e timore reverenziale, ma fortunatamente tutto svanisce dopo le prime note. Il suono dello strumento è di livello assoluto, ha una prontezza straordinaria, una "morbidezza" timbrica senza eguali, i bassi poi tolgono il fiato. Amo la scuola russa: Prokofiev e Shostakovich, sono autori che hanno sempre esercitato in me un notevole fascino. Il suono che prediligo infatti è un suono potente, oltre che ovviamente di qualità, dove si possa "cavare" dallo strumento una presenza sonora importante e devo dire che il mio cello, costruito con dimensioni che stanno tra il modello Stradivari e Montagnana, soddisfa completamente questo mio gusto.