Viale: 10 CD prodotti in 5 anni: per un compositore è un catalogo considerevole. Che importanza hanno queste registrazioni per lei?
 
Seabourne: La mia vita da musicista ha tratto dei benefici essenziali dal registrare CD. Posso individuare tre ragioni. Prima di tutto, c’è da considerare la difficoltà per i compositori del nostro tempo, di entrare nella programmazione delle sale da concerto (specialmente per coloro che non seguono le mode, non possono contare sull'appoggio di amici influenti, o non rientrano nelle categorie a cui sono interessati i promotori). Le registrazioni offrono, se non altro, la possibilità di una esposizione più ampia e allo stesso tempo permettono, in una singola occasione, di presentare una quantità significativa di proprie composizioni. La registrazione di un CD permette inoltre un approfondimento da parte degli esecutori spesso non possibile, a causa dei ritmi sempre più serrati a cui sono costretti, in preparazione di un concerto. L'attenzione per il dettaglio, il rigore e l'analisi sono elementi necessari nel processo di registrazione e questo permette una esplorazione musicale in grande profondità. Collaborare con i musicisti, nella preparazione dei miei brani, ha rappresentato una fonte di gioia, apprendimento e un grande privilegio! In conclusione, registrare mi ha insegnato ad ascoltare, più di qualsiasi altra esperienza. La mia capacità di ascolto è migliorata immensamente! Il microfono è il più severo dei giudici, a volte persino crudele, ma è anche un insegnante fantastico da cui tutti i musicisti, compositori ed esecutori, hanno sempre da imparare enormemente. Ciò che ho appreso in questo modo ha a sua volta influenzato il mio comporre: l'esperienza e la rielaborazione mi hanno aiutato nel dare forma ai progetti successivi.
 
Viale: Immagino sia per questo che collabora con Sheva Recording anche in veste di produttore, chi sono i compositori su cui si sta concentrando maggiormente e perché?
 
Seabourne: Può sembrare un paradosso ma il mio lavoro per Sheva è contemporaneamente egoistico e altruistico. Devo innanzitutto esprimere la mia infinita gratitudine a Ermanno De Stefani, il fondatore di Sheva, che ha risposto con grande calore ed entusiasmo alle richieste di un compositore poco noto, e ha sempre creduto nell'opportunità di registrare la mia musica. Con il tempo, siamo diventati buoni amici e ora lo assisto nel lavoro in Sheva, etichetta che rimane interamente di sua proprietà. Grazie a questa collaborazione, ho potuto registrare la mia musica in maniera quasi regolare - un lusso che per molti compositori rimane solo un sogno. Allo stesso tempo, e con grande sincerità, ho anche il desiderio di aiutare gli altri. So bene cosa significa essere ignorati e conosco la frustrazione che ne deriva, e provo immediata simpatia per quegli esecutori e per i compositori che si ritrovano a provare gli stessi sentimenti. Spesso il "sistema" premia chi è in grado di mettere in moto una buona macchina di public relations, anche quando si trova di fronte a qualche trovata da quattro soldi ammantata di superficiale modernità. Sheva desidera aiutare quei compositori che producono lavori personali e comunicativi, e collabora con esecutori la cui arte interpretativa merita maggior visibilità. Ne abbiamo tutti da guadagnare. Per questo Sheva è interessata al potenziale e desidera condividere la propria gioia di esplorare. Per rispondere più direttamente alla sua domanda, devo innanzitutto premettere che Sheva Contemporary non ha particolari preferenze stilistiche. Dà spazio ai quei compositori che ritiene meritare una finestra sul mondo, e specialmente a coloro i quali desiderano creare lavori dotati di integrità, invenzione, comunicatività e personalità e che non hanno come obbiettivo andare dietro alle mode o coltivare la celebrità. Sheva, pur abbracciando un ampio spettro stilistico, è meno interessata all'avanguardismo sperimentale e al già ampiamente rappresentato "modernismo internazionale stereotipato". Sheva desidera infine rimanere indipendente dagli organismi artistici internazionali, soprattutto per le suddette ragioni.
 
Viale: Non si può certamente dire che la produzione di CD sia oggigiorno un buon investimento: per questo motivo, le etichette discografiche hanno solitamente un tariffario piuttosto elevato. Non crede che questo sia di gran danno per quei compositori che non sono provvisti di mezzi economici importanti?
 
Seabourne: È proprio questa la ragion d'essere di Sheva! Le tariffe richieste dalla maggior parte delle etichette discografiche sono del tutto proibitive, e i compositori possono permettersele molto raramente. Attraverso accordi di mutuo beneficio, Sheva è in grado di offrire ai compositori e agli esecutori che ritiene meritevoli dei vantaggi condivisi, e di farlo per una cifra sorprendentemente esigua. Pochi CD sono in grado di generare un vero profitto, ma produrne uno può offrire un'ampia gamma di benefici artistici e di promozione, ad esempio far sì che i propri brani vengano preparati con cura e ascoltati! Il nostro obbiettivo è fare in modo che questo sia possibile senza andare in rovina. Voglio anche aggiungere che Sheva non considera l'età come un fattore rilevante nello scegliere i propri collaboratori. I compositori, così come gli interpreti, maturano a diverse età e a ritmi personali e noi desideriamo evitare l'usuale ciclo da catena di montaggio dell'industria musicale, che scarta prematuramente molte voci interessanti.

Viale: Quali sono i suoi progetti futuri e quali i piani di Sheva Contemporary?
 
Seabourne: Come compositore mi sto focalizzando sulla mia serie per pianoforte solo "Steps", ma ho anche il desiderio di registrare qualcuno dei miei brani per ensemble, se possibile anche quelli orchestrali. Sheva Contemporary continuerà a produrre dei progetti accuratamente selezionati, ma in piccolo numero, dal momento che dedichiamo parecchio tempo alle prove, al confronto e all'editing. Proprio per questo si può dire che il lavoro di Sheva è allo stesso tempo commerciale e (nel senso migliore del termine) "amatoriale". I prossimi progetti includono lavori di Robin Holloway e Rachmael Fischmann. Lei viaggia molto e i suoi brani sono eseguiti in tutto il mondo.

Viale: Quali sono le sfide di essere attivo in un contesto così ampio?
 
Seabourne: Sono prima di tutto un compositore: questo comporta il bisogno di spazio per me stesso e di silenzio. Ciò non è sempre compatibile con la produzione di CD, e non solo per il tempo che questa attività comporta. I suoi benefici sono comunque parte importante della mia vita musicale e, perciò, cerco di mantenere un equilibrio. Per questo motivo Sheva Contemporary è felice di procedere con relativa calma. Nel comporre e nel registrare, il "progetto interessante" verrà sempre al primo posto!