Il grande Niccolò Paganini nacque a Genova nel 1792 e fin dalla prima infanzia fece parlare di sé in quanto, per un attacco di morbillo, sembrò addirittura morto, tanto che, durante la funzione funebre, improvvisamente si mosse, sfuggendo alla sepoltura !!
La sua esistenza è ricca di avvenimenti e comportamenti strani e misteriosi che suscitavano clamore nelle persone che lo circondavano.
Le improvvisazioni, che esaltavano le impressionanti capacità della sua mano sinistra, imponevano al violino suoni e armonie del tutto originali che solo Paganini era capace di fare.
Tutto ciò derivava dal fatto che nell’infanzia fu succube del padre che lo costringeva ad estenuanti esercitazioni col violino per intere giornate, al punto che sicuramente la sua condotta da adulto è da ricollegare alla durezza delle coercizioni paterne!
Purtroppo Paganini ebbe una salute cagionevole, aggravata da un ascesso ad un dente, che si propagò a tutta la mascella inferiore con conseguente estrazione di tutti i denti.
Nonostante questa grave anomalia fisica, Paganini dimostrò sempre alle sue platee numerosissime di essere in grado di stregare il pubblico con le sue esibizioni, in cui il violino diventava parte integrante del corpo del musicista e le dita si muovevano in magici movimenti, che davano originalità alla improvvisazione.
Si dice che questo modo di muovere la mano sinistra derivasse dal fatto che fosse più grande della mano destra, ma non esistono prove certe di tutto ciò.
Comunque di certo vi è che Paganini, che si presentava ai suoi concerti sempre vestito di nero, ha lasciato ai posteri un’ indelebile prova di capacità straordinarie che nessun altro violinista ha mai raggiunto.
Inoltre il fascino che suscitò sulle donne fu suffragato dal fatto che nella sua vita vi furono molti amori ma mai veri; dimostrò vero affetto solo per il figlio illegittimo Achille!
Tutti ricordiamo la famosa frase ”Paganini non ripete”, ma conosciamo come e quando fu detta?
Ecco come avvenne il fatto: Paganini nel febbraio del 1818, al teatro Carignano di Torino, esegue uno dei suoi straordinari concerti, ma tra il pubblico vi è anche Carlo Felice che chiede all’autore di ripetere l’esecuzione di un brano. Niccolò Paganini proprio per il fatto che improvvisava sempre le sue esibizioni, rispose con la famosa frase ”PAGANINI NON RIPETE”, suscitando stupore e irritazione fra i presenti, tanto che non gli permisero di continuare la sua tournèe a Torino.
Molto noti sono i suoi 24 capricci per violino; i quartetti sempre per violino, chitarra, viola e violoncello e tanti altri concerti n.1/2/3/4/5/6 per violino.
La figura artistica di Niccolò Paganini irrompe superba, grazie al virtuosismo incontrastabile e non paragonabile a nessun altro musicista, anche contemporaneo, sebbene i critici del tempo a volte lo criticassero per i suoi discutibili atteggiamenti, senza però scalfire minimamente la sua personalità.
Niccolò Paganini morì a Nizza il 27maggio 1840, minato da una malattia ai polmoni.
A questo punto posso affermare che Niccolò Paganini ha lasciato un messaggio indelebile di straordinarie capacità comunicative, espresse attraverso i suoni magicamente trasformati da quella mano sinistra che sulle corde del violino era padrona dello strumento, quasi fosse stregato!!!
Voi che ne pensate???