GENZINI: Daniele, dopo il conseguimento del diploma hai fatto molta esperienza, cosa ti ha spinto ad intraprendere "il mestiere del liutaio"?
 
CIACCIO: Da ragazzo ero un grande appassionato di musica, amavo la chitarra e studiavo informatica a Milano, sentivo comunque dentro di me che questa non era la mia vocazione, il mio amore per gli strumenti musicali e la mia capacita' manuale mi hanno portato a Cremona per frequentare la scuola internazionale di liuteria. Fu subito passione. Mi diplomai dopo quattro anni ed in seguito la voglia di viaggiare e la consapevolezza di dover imparare ancora molto mi spinse a partire e a girare il mondo. Cremona e' comunque sempre stata il mio punto di riferimento. Dopo la scuola ho lavorato per un anno con l'amico Aldo Brugnini, ci dedicammo alla costruzione di violini nuovi. Successivamente iniziarono le mie avventure: prima a Parigi, poi negli Stati Uniti ed ancora in Australia, infine a Milano e Cremona .
 
GENZINI: Che importanza ha la musica attualmente?
 
CIACCIO: Con il passare degli anni mi sono avvicinato sempre di più alla musica classica, grazie ad alcuni amici ho imparato ad apprezzarla ed amarla. Ho frequentato tempo fa anche un corso privato di violino che mi ha permesso, pur non essendo un musicista, di comprendere meglio il suono. Questo mi e' molto utile perchè riesco durante i set-up a capirne le varie sfumature e ad intervenire per migliorarlo.
 
GENZINI: Come si caratterizza la tua attuale produzione?
 
CIACCIO:  Oggi, come sempre mi occupo sia di restauro che della costruzione di strumenti nuovi. Facendo restauro ho la possibilità di vedere il lavoro dei liutai del passato e da questo imparare molto. La costruzione degli strumenti nuovi al contrario del restauro dove devo essere preciso e rispettoso dell'oggetto, mi permette di lavorare libero, esprimendo me stesso nel lavoro, di getto. Di conseguenza nei miei strumenti cerco di utilizzare tutte le " informazioni" che l'osservazione mi porta. La mia scelta per questo si e' indirizzata sulla costruzione di strumenti a copia. I modelli che attualmente prediligo sono il Guarneri del Gesu' "Stauffer" e l'Ole Bull per il loro suono caldo e corposo e per la freschezza e genialità dei modelli stessi. Lo Stradivari 1715 per il suo suono cristallino e potente e il modello Carlo Bergonzi 1733 per il suo gusto "fuori dai canoni". Per le mie viole prediligo il modello Giacomo Gennaro influenzato fortemente da Andrea Amati. E' un modello di impronta barocca largo con le "effe" stranamente corte e che mi da un suono potente e diretto.  
 
GENZINI: Nelle tue esperienze all'estero hai appreso le tecniche del restauro, che importanza hanno avuto nella tua crescita lavorativa?
 
CIACCIO: Sono state fondamentali, il restauro e' affascinante, ti fa migliorare. Poter osservare durante la lavorazione lo strumento aperto ti mette nelle condizioni di capire molti aspetti. Gli spessori, la vernice utilizzata, le bombature, toccare con mano il lavoro di illustri colleghi e' "eccitante", formativo. Con questo spirito affronto il mio lavoro quotidiano di costruzione e restauro.
 
GENZINI: Sei stato uno dei liutai promotori della manifestazione "STRADIVARIAZIONI". Com'è nato il progetto?
 
CIACCIO: Dal desiderio mio e di altri dodici colleghi di voler esprimere le nostre idee, abbiamo realizzato una manifestazione culturalmente libera e autofinanziata, oltre a dare visibilità agli strumenti, e' nostro interesse portare la musica e la cultura tra la gente. Per poter concretizzare il nostro progetto cercavamo un luogo adatto e grazie alla disponibilità di Giorgio Soldi abbiamo avuto l'opportunità e l'onore di realizzare per la prima volta un'esposizione di liuteria nella casa che fu' del grande Maestro Antonio Stradivari. Nei giorni della manifestazione si terranno concerti all'interno dell'abitazione di corso Garibaldi n.57 e nella chiesa di S. Agata. Il tutto comincerà con un concerto del famoso violinista Cristiano Rossi. In programma anche una conferenza con il maestro liutaio Giorgio Ce', intervistato per l'occasione da Carlo Chiesa. Tra i momenti piu' intensi della manifestazione "Il concerto dal balcone". Il violinista Pavel Berman suonerà per tutti noi due strumenti di Antonio Stradivari affacciandosi al balcone di casa Stradivari. Ci sara' anche un appuntamento dedicato ai bambini , evento questo che tutti noi consideriamo importante e formativo per le nuove generazioni, un momento divertente durante il quale il maestro Marco Ravasio racconterà la storia del "Violoncello Marcello" ai più piccoli. All'inzio di Ottobre ci sara' l'opportunita' di ascoltare il solista italiano Luca Fanfoni nel suo "recital per violino solo". E poi ancora l "ensemble Freude " metterà in musica, per la prima volta, alcune composizioni scritte da Luca Natali Stradivari, erede del più famoso Antonio. La manifestazione si concluderà con un evento unico. Il cantante rock dei Marlene Kuntz, Cristiano Godano incontrerà musicalmente il quartetto d'archi "Archimia" per regalarci un momento veramente imprevedibile. La casa verrà allestita in modo multisensoriale, cosa questa che la renderà visitabile per chiunque. Tutti gli eventi in programma sono aperti al pubblico in forma completamente gratuita.