Il mio primo contatto con la musica classica è avvenuto per gioco.. Alle elementari il mio migliore amico suonava il pianoforte e per suonare insieme a lui iniziai anch'io a studiarlo .. Ma tra me e questo strumento non scattò la giusta scintilla, decisi quindi di iniziare a studiare uno strumento ad arco e la mia decisione ricadde sul violino. Anche in questo caso lo strumento non mi soddisfaceva in pieno... Ma grazie a una casualità, ( dei miei parenti mi regalarono un cd di musica classica del Maestro violista Yuri Bashmet ), rimasi folgorato dal suono che si poteva ottenere con la viola. Durante gli anni ci sono stati moltissimi episodi importanti che hanno caratterizzato la mia crescita come strumentista: il primo in assoluto è stato il mio incontro con l' insegnante di violino Simona De Rossi, che mi ha seguito nella preparazione all'audizione per entrare in conservatorio e che mi ha aiutato a fare i primi passi nel mondo della musica. Una seconda tappa della mia crescita è stata sicuramente caratterizzata dal cammino fatto con Margot Burton in conservatorio.. Con lei c'è stato e c'è tutt'ora un rapporto speciale poiché a lei devo tutto sul mio modo di esser musicista. Mi ha fatto crescere sia tecnicamente che professionalmente insegnandomi cose che mi porterò dentro per sempre. Una terza tappa è rappresentata dal mio incontro con il Maestro Bruno Giuranna che ho conosciuto ad una masterclass che tenne in conservatorio a Roma e da lì nacque il desiderio di perfezionare i miei studi con lui presso l'accademia Walter Stauffer una volta terminati gli studi in conservatorio. Con lui ho approfondito la mia conoscenza del repertorio strumentale e maturato il mio approccio allo studio e alla musica. Grazie a lui inoltre sono venuto in contatto con i ragazzi del Quartetto Guadagnini del quale sono entrato a far parte a partire dal dicembre 2015. Loro rappresentano la tappa più recente del mio percorso musicale e grazie a loro sono entrato in contatto con grandi musicisti come il Quartetto di Cremona o Hatto Beyerle. Per quanto riguarda il suono della Viola, per me è sempre stato un argomento molto complesso, poiché di fatto, credo sia lo strumento che ti permette più sfumature in assoluto... Suonando questo strumento specie in musica da camera appare subito evidente l' utilizzo vario che i compositori fanno della viola: può essere violoncello e può essere anche violino ma anche uno strumento a sè.. Definire che suono dovrebbe avere la viola per cui è davvero impossibile per me perché è uno strumento polivalente... E la cosa è anche riscontrabile negli strumenti stessi: esistono viole con un suono basso e scuro, altre invece dolce e più chiaro. Di certo si può però dire che specie nel romanticismo è stato utilizzato per temi malinconici data la sua dolcezza di suono nel registro medio alto. Nelle prossime settimane sarò impegnato in concerto a Roma e a Venezia in un in duo con il pianista Rodolfo Focarelli e nuovamente a Roma in un recital per viola sola con musiche di Donatoni, Hindemith e due prime assolute dei compositori Gabrieli e Blasco infine l'8 maggio con i ragazzi del Quartetto Guadagnini suoneremo all'Auditorium Arvedi di Cremona un concerto con strumenti del liutaio Marino Capicchioni.