Lucio Fabbri,soprannominato “VIOLINO”,strumento dal quale non si separa mai,nasce a Crema nel 1955. Nella sua carriera di musicista ha collaborato con tanti compositori e cantautori di fama internazionale, tra cui Eugenio Finardi,Giorgio Conte,Enzo Iannacci,Giorgio Gaber,Paul Young ,ma la sua massima espressione musicale la trova quando entra a far parte del gruppo della P.F.M (1979),proprio in occasione del famoso concerto con Fabrizio de Andre’. E’ qui che il violino di Fabbri esprime le sue potenzialita’,mescolate in un genere di musica progressiva ,in cui la scena viene conquistata dal virtuosismo e la bravura del musicista, con arrangiamenti originali. Certamente il violno,sebbene considerato uno strumento prettamente classico,nelle mani di Lucio Fabbri si trasforma quasi d’incanto in un supporto inscindibile dagli altri,comunicando un sound che si mescola bene con le sonorita’ musicali delle canzoni di Fabrizio de Andre’. Possiamo affermare senza ombra di dubbio che Lucio Fabbri,grazie al violino,trasforma la P.F.M. in una “band”nuova come genere musicale,sfruttando al meglio le proprie capacita’ evolutive,che caratterizzano l’originalita’ delle canzoni. Volendo poi entrare nel merito delle canzoni inserite nel concerto di de Andre’,penso che l’esecuzione magica de’ “ Il Pescatore” raggiunga il massimo livello di professionalita’ e abilita’ con effetti speciali dove il violino di Fabbri sembra quasi incantare chi ascolta e ne rapisce la fantasia con suoni caratterizzati da un sound decisamente accattivante ed innovativo per l’epoca in cui si svolse il concerto. Quindi il violino entra prepotentemente nella scena musicale quasi fosse una prima donna,ed e’ parte integrante di tutto il meccanismo tanto da dare una svolta decisiva al genere musicale interpretato dalla P.F.M. Una cosa e’ sicura che il concerto di Fabrizio de Andre’ non sarebbe stato tale se non vi fosse stata la presenza di Lucio Fabbri e del suo inseparabile violino! Concludendo, si puo’ affermare che Lucio Fabbri sia stato ed e’ uno dei maggiori violinisti italiani, rappresentanti della musica pop-rock progressiva degli ultimi trent’anni? Io penso di sì……e voi?