La diciannovesima prova acustica della nostra rassegna e' stata caratterizzata dalla registrazione effettuata ad un violino modello A. Stradivari 1710 realizzato dal noto liutaio Roberto Collini. Nel corso degli anni, Collini ha sviluppato una notevole sensibilita' costruttiva. Iscritto alla scuola internazionale di liuteria nel 1979, ha conseguito il diploma a pieni voti nel 1982 sotto la guida del Maestro Giorgio Scolari perfezionando il proprio apprendistato nella bottega dello stesso Maestro. Nel 1983 ha aperto il proprio laboratorio a Crema ( Cremona ), i suoi strumenti sono caratterizzati da una finitura molto accurata e vengono apprezzati ed utilizzati da numerosi concertisti italiani ed internazionali.

Siamo particolarmente soddisfatti di poter documentare le caratteristiche sonore del violoncello modello A. Stradivari ex Piatti realizzato a Cremona dal giovane e talentuoso liutaio Luca Tenore. Per la diciottesima prova acustica della nostra rassegna ci siamo ritrovati in un bel pomeriggio di fine estate al centro d'arte "Il Torchio" di Pieve San Giacomo, ospiti dell'amico editore Dante Fazzi.

Il mio approccio con la musica è stato abbastanza casuale, ero alle elementari e la mia maestra ci faceva spesso cantare e suonare, io imparai a suonare la chitarra. Una sua amica, insegnante al Conservatorio di Genova, venne ad ascoltarci una volta a scuola e mi disse che avrei potuto provare l'esame di ammissione al Conservatorio, cosa che feci. Da allora il violino non mi si è mai staccato dal collo... Mio padre suonava il violino in modo amatoriale e mi trasmise la passione, proseguii gli studi fino al diploma che conseguii al Conservatorio di Alessandria. Dopo varie audizioni suonai a Genova, Milano, Bolzano, durante il 1997 ci fu una bellissima svolte musicale, mi chiamarono a suonare nell'Orchestra del Gran Caffè Quadri di Venezia, una mia grande passione, il Caffé Concerto. Da allora suono con varie formazioni in situazioni di intrattenimento classico, contemporaneamente ho continuato una buona attività di musica da camera in duo con pianoforte e in quartetto d'archi. Il violino per me deve essere innanzitutto dolce, amo il suono armonioso e dolce, gli strumenti "urlatori" non mi piacciono... questo mondo ha bisogno di dolcezza e il violino può essere uno strumento di grazia e armonia...

Daniela Sangalli si è diplomata brillantemente nel 1997 presso il Conservatorio “Luca Marenzio” di Brescia sotto la guida di Ignazio Bogna. Successivamente si perfeziona con Dora Schwarzenberg, Domenico Nordio, con Fulvio Luciani e Cristiano Rossi per la musica da camera e con Enrico Onofri ed Enrico Gatti per il violino barocco, attualmente studia con il maestro Felice Cusano. Svolge un’intensa attività concertistica sia solistica che in diverse formazioni da camera e orchestrali dove di frequente ricopre il ruolo di spalla.(Orchestra del Teatro Sperimentale di Spoleto “A. Belli, ”Orchestra da camera di Bergamo, Orchestra Città di Verona).

Il mio avvicinamento al violino è stato un “colpo di fortuna”: provengo da un paese del basso veronese, Legnago in provincia di Verona, e le opportunità di approcciare ad uno strumento musicale 30 anni fa non erano molte, ma quando ho iniziato a studiare nella scuola di musica del paese ( all’età di 10 anni ), arrivava proprio quell’anno un’insegnante di violino da Verona, giovane e preparata, la prof. Donata Ferrarini, che mi ha introdotto allo studio del violino per ben 3 anni e che ricordo con gratitudine e affetto. E’ seguito il Conservatorio di musica “Lucio Campiani” di Mantova contestualmente alla frequenza della Scuola Superiore: quante corse in treno e in macchina con mia mamma! Infine il diploma di violino all’età di 20 anni. L’esperienza che successivamente mi ha formato come professionista d’orchestra sono stati i 10 anni in cui ho suonato nell’Orchestra sinfonica di Milano “G. Verdi” dove ho conosciuto l’insegnante che mi ha dato l’impronta fondamentale della tecnica violinistica e a cui devo tutta la mia riconoscenza: la Prof. Julia Berinskaya.

La diciasettesima prova acustica della nostra rassegna e' la seconda interamente dedicata al mondo dell'archetteria e fa parte della sessione effettuata nello scorso mese di maggio al centro d'arte "Il Torchio" di Pieve San Giacomo. Dopo aver recentemente documentato le straordinarie qualita' acustiche di un arco E. Sartory, ci apprestiamo a descrivere le caratteristiche di un nuovo arco realizzato da Giovanni Lucchi.

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Philippe Devanneaux - Liutaio

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